Tutto nasce da un esposto per un edificio di tre piani e una villetta abbattuti per far posto ad un palazzo chiamato «Hidden garden», sette piani che avrebbero dovuto cementificare un cortile di piazza Aspromonte. Per i residenti quello era un abuso edilizio e lo stesso era per la Procura di Milano, che ha chiesto il sequestro della palazzina, instaurando un braccio di ferro, che si è trascinato...